Con poco più di 10mila unità vendute nel corso del suo primo anno di vita la Renault ZOE sta vivendo un paradosso: come auto elettrica europea non ha numero deprimenti ma il suo costruttore vorrebbe di più.
Renault ha lanciato allora, a partire dalla Francia, un nuovo assetto di dotazioni per il rifornimento e formule di noleggio per la citycar elettrica con lo scopo di aumentarne l’appetibilità.
La novità principale sta nel Flexi Charger, vale a dire un cavo che permette alla ZOE di essere ricaricata anche dalla normale presa domestica della corrente elettrica, cosa sin’ora preclusa dal delicato sistema di ricarica dell’auto.
La Renault ZOE è infatti nota per avere il naso all’insù (da buona Francese) quando si parla di ricarica: sono molte le colonnine di ricarica pubblica che il software dell’auto rigetta e, malgrado il caricatore on board Chaméléon possa digerire correnti alternate che vanno dai 2 ai 43 kW, la ricarica domestica era effettuabile solo tramite apposita wallbox.
Se per strada le colonnine dovranno continuare ad avere una messa a terra perfetta per andare d’accordo con la ZOE, a casa Renault allarga l’orizzonte: il cavo Flexi Charger da infatti due possibilità all’utente.
La prima è di collegare l’auto ad una presa a 14 amp, fornita in Francia da Legrand e chiamata Green’Up Access, che ricarica la batteria della ZOE in 10 ore, fornendo un’alternativa all’installazione della più costosa (ma anche più rapida) wallbox.
La seconda è di attaccare la ZOE direttamente ad una comune presa da 220V (previa corretta messa a terra dell’impianto): qui l’amperaggio cala a 10 e si hanno tempi di ricarica notevolmente più alti ma per un biberonaggio di emergenza o per una ricarica prolungata laddove non vi siano alternative può andare bene.
La versione 2014 della Renault ZOE offrirà di serie sia il Flexi Charger, in abbinata al cavo di ricarica per le stazioni pubbliche e le wallbox, che la Green’Up Access (costo di installazione escluso). Chi è già in possesso di un modello dell’auto elettrica francese può dotarsi del nuovo cavo e della presa apposita ad un costo di 590 euro.
Riviste anche le wallbox indoor di ricarica domestica fornite da Schneider Electric, adesso anche in versione da 7 kW (32 amp) e capace di fare il “pieno” alla ZOE in 4 ore: il suo costo è di 690 euro (+€300 di installazione) e si aggiunge alle altre opzioni che contemplano la wallbox indoor da 3 kW (€490), la outdoor Hager da 3 kW o la Wallbox da 7 kW da €690.
Tutti i prezzi sono da intendersi tasse incluse e costi di installazione esclusi ma validi per la Francia, dove Renault ha diffuso queste informazioni.
Da ultimo la Casa automobilistica ha deciso di ristrutturare anche i piani di noleggio della ZOE elettrica.
Per chi usa poco l’auto è proposto un leasing da €169/mese per la durata di 36 mesi e 15mila km con un acconto iniziale di €2,975 ed una deduzione, almeno oltr’alpe, di un eco bonus da €6,300: l’offerta comprende il noleggio della versione Life compresa di batteria, l’assistenza completa, i due cavi di ricarica e la presa Green’Up Access. Limite sul kilometraggio annuo: 5,000 km. In Gennaio Renault aveva però lanciato anche Z.E. Access, formula vincolata a 3 anni e 12,500 km massimi annui con rata da 49 a 79 euro mensili studiata appositamente per chi guida molto poco, meno di 400 km ogni mese.
La rata mensile da €199 copre invece un periodo esteso a 37 mesi ed un range di 37,500 km.
Esiste però anche la possibilità di non noleggiare il pacco batterie, acquistando una delle tre versioni della ZOE (Life, Zen e Intens) a partire da €15,190, eco bonus compreso. La batteria è poi da noleggiare a parte e la dotazione del veicolo comprende il Flexi Charger, il cavo di ricarica pubblica, la presa Green’Up Access ed il charger Chaméléon che consente di abbassare i tempi di ricarica a 30 minuti, quando si utilizza una colonnina rapida.
Sarà sufficiente per far aumentare le vendite della piccola elettrica di casa Renault?
Andrea Lombardo
Fonte: InsideEVs