Un sistema di ricarica per autobus elettrici urbani che abbatte i limiti di autonomia

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Uno degli autobus elettrici della gamma Oreos di PVI
Uno degli autobus elettrici della gamma Oreos di PVI

Si chiama WATT System ed è un progetto della francese PVI: si tratta di un sistema che promette di rendere pressoché illimitata l’autonomia degli autobus elettrici dedicati al trasporto urbano. Non ancora presentato, sarà svelato con maggior dovizia di particolari al prossimo Salone UIPT 2013 di Ginevra, aperto dal 26 al 30 maggio.

Il principio è semplice: invece di pensare l’energia immagazzinata nelle batterie del mezzo come una riserva inesorabilmente ad esaurimento, WATT System propone un sistema che eroghi continue microcariche distribuite lungo il tragitto dell’autobus, in modo che non se ne esaurisca mai l’autonomia.

Si tratta, quindi, di ricariche ultra rapide che ad ogni fermata continuano a restituire al veicolo energia fresca da consumare: così facendo è assicurata all’autobus una costante compensazione dell’energia usata ed il rischio di rimanere a secco è teoricamente annullato.

L’energia viene dispensata da appositi totem che si integrano o affiancano facilmente con le strutture delle pensiline alle fermate, offrendo una rete di distribuzione capillare.

Il WATT System ha alcuni indubbi vantaggi: oltre all’estensione dell’autonomia degli autobus elettrici per il servizio pubblico (cosa, più o meno negli stessi termini, offerta anche da altri sistemi analoghi), ha dalla sua una certa facilità nella messa in opera.

I sistemi di ricarica ad induzione, per esempio, necessitano di installazioni al di sotto del manto stradale, come altre tecnologie hanno bisogno di catenarie, sottostazioni elettriche e, quasi sempre, di una corsia riservata: nel caso dell’apparato messo a punto da PVI l’unica cosa che è richiesta è l’installazione del totem di ricarica a bordo strada, in un punto dove gli autobus possano accostare e fermarsi.

La concomitanza con le fermate per la salita e discesa dei passeggeri è quindi praticamente obbligata, mentre non è strettamente necessarioWATT System disporre di una corsia preferenziale, non dovunque possibile da realizzare.

Un altro vantaggio promosso dall’azienda francese sta nel fatto che il totem si alimenta con la potenza elettrica a bassa tensione già distribuita in ambito urbano: questo è importante perché non obbliga a compiere altri lavori di adeguamento per allacciarlo alla rete elettrica.

Saranno poi due batterie ad alta capacità presenti all’interno del dispositivo ad immagazzinare l’energia che viene trasferita agli autobus nel momento in cui questi si collegano: l’operazione avviene in automatico (probabilmente guidata da un sistema di allineamento e connessione) e dura pochi secondi. Gli autobus elettrici che si servono di questo sistema possono così montare a bordo delle batterie in tutto e per tutto simili a quelle già impiegate per i veicoli di taglia inferiore, senza dover ricorrere a combinazioni più complesse.

I francesi di PVI puntano chiaramente sui benefici che WATT System porta con sé: data la facilità di posa e la compatibilità con le reti elettriche e stradali già esistenti, rende a portata di mano la realizzazione di un servizio di trasporto urbano elettrico efficiente.

Il TPL in elettrico si traduce in un notevole alleggerimento dei quantitativi di particolato e NOx, NMHC e CO2 immessi nell’atmosfera: una generica linea funzionante con il WATT System eviterebbe la produzione di CO2 in quantità variabili tra le 800 e le 1.200 tonnellate equivalenti annue, mentre il risparmio di gasolio è stimato sui 400.000 litri.

Chiaramente sono dati non contestualizzati ma che rendere non inquinante e svincolato dal consumo di carburanti fossili il trasporto pubblico di un’intera città costituisca un guadagno enorme in termini di salute ed economia non è in discussione.

Il primo autobus dotato di questa tecnologia sarà testato in Francia nei prossimi mesi: intanto, a fine maggio, verrà presentato a Ginevra e forse si avranno maggiori dettagli sul suo funzionamento.

 

Andrea Lombardo

Fonte: UBIFRANCE Italia

 

 

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